Itinerari
MIGLIONICO
Le origini di Miglionico sono remote, probabilmente risalenti ad una città enotria, come testimoniato da tombe e vasi risalenti fino al VI secolo a.C. rinvenuti nel suo territorio. Secondo la tradizione Miglionico fu fondata da Milone, dal quale deriverebbe anche il nome della città; questi fu un celebre atleta di Crotone del VI secolo a.C., vincitore nella battaglia contro Sibari, e definito olimpionico in quanto più volte vincitore come lottatore nei Giochi Olimpici. Secondo un'altra interpretazione invece il Milone fondatore di Miglionico fu Milone di Taranto, un luogotenente di Pirro che prese parte anche alla battaglia di Heraclea, che giunto sulle colline tra il Bradano ed il Basento vi fondò una colonia militare chiamandola Miglionico. Milone munì Miglionico di grandi mura, come recita la frase Milo Magnus Miles Me Munivit Magnis Muris, rappresentata dalle sette M iniziali presenti sullo stemma del comune. Dopo la colonizzazione greca, divenne città lucana, poi passò sotto i Sanniti fino al 458 a.C., anno in cui fu espugnata dai Romani. La storia di questo centro è strettamente legata a quella del suo imponente castello.
Il castello di Miglionico risale all'VIII-IX secolo, e nel 1110 il conte Alessandro di Andria, all'epoca signore del castello, effettuò il primo ampliamento facendo costruire il piano superiore. La terza fase della sua costruzione avvenne nel Quattrocento. Il castello ha la forma di un parallelogramma, fiancheggiato da sette torrioni, alcune quadrate (le più antiche), due bitorri e altre circolari, poste ai vertici della costruzione. L'entrata attuale è posta a Nord-Est, mentre quella originaria distrutta dal terremoto del 1857 era rivolta a Sud.
Storia del castello
« Si è detto di sopra che de tre castelli antichi non ci resta ormai che il solo alla punta sud ed il quale occupa un luogo nella storia. Infatti questo castello, sul quale tanti secoli sono già passati di sopra sta tuttora saldo co suoi torrioni nereggianti e pare che voglia sfidare altri secoli ancora, con restarsi lungamente quale spauracchio o monumento di una multiforme defunta tirannia : questo castello in somma nel 1485 servì di scena ad uno de fatti più clamorosi della storia Napolitana... Il suo fabbricato costrutto a parallelogramma, se non che il lato d'innanzi e poco più corto di quello di dietro sta sito alla punta della crociera verso il sud su di un terreno petroso, cinto nella base da grosse mura con terrapieni e fiancheggiato da sette torrioni due de quali negli angoli di dietro sono formati a doppie torri , più quattro bastioni a scarpa con le loro sommità coronate di merli. Esaminandosi bene una tal mole vedesi che il pian terreno o primo piano è stato fondato in epoca molto anteriore al piano di sopra. Infatti oltre della costruttura e dello stato stesso del fabbricato del primo il quale mostra già più antichità la diversità vedesi chiaramente nella merlatura antica del pian terreno i cui vani nel costruirsi il piano superiore restarono già riempiuti di fabbrica. Quando poi questa aggiunta siasi fatta è ignoto; ma per certo doveva essersi già eretta molto tempo prima del 1485, per potersi scegliere a luogo di riunione da tanti signori con l'intervento dello stesso Re e Reale famiglia. »
(T. Ricciardi, Notizie storiche di Miglionico, Napoli 1867)
La descrizione che Teodoro Ricciardi fa del Castello del Malconsiglio di Miglionico nel 1867, rappresenta l'unico riferimento bibliografico d'archivio, esistente al momento, che possa far luce, anche se in maniera alquanto superficiale, sullo stato dei luoghi prima che avvenimenti naturali (terremoto del 1857) e trasformazioni di adeguamento funzionale, alterassero quelli che sono i caratteri volumetrici e formali del maniero quando, a seguito delle leggi abolitive della feudalità, nel 1829 questo è confiscato alla famiglia ducale dei Revertera di Salandra, ed è successivamente venduto a tale Stancarone Giuseppe da Miglionico, famiglia Dibrizio ed altri, quali abitazioni private. Fortunatamente questi avvenimenti, soprattutto gli interventi di trasformazione e ricostruzione, hanno interessato una zona non eccessivamente rilevante sotto l'aspetto architettonico, per cui la maestosità del fabbricato permane in tutta la sua imponenza.
Da un'attenta lettura del manufatto si evince chiaramente che l'organismo è il risultato di vari ampliamenti avvenuti nel corso dei secoli. Risulta difficile risalire all'epoca del primo impianto. Le fonti storiche citano il castello come già esistente al 1110 ma non vi sono elementi che possano avvalorare tale tesi. Per tale motivo si cercherà di individuare le fasi più significative dello sviluppo della fortificazione, relazionandolo a fattori storici, quali la Congiura dei baroni del 1485, avvenimento che ha annoverato il Castello di Miglionico negli annali della storia socio-politica del Meridione, e l'abolizione della feudalità, e ad aspetti architettonici, sulla scorta delle caratteristiche artistiche più evidenti. Si è così giunti alla individuazione di quattro fasi evolutive, che proprio perché non supportate da fonti di archivio, ma risultato di ragionamenti logici sui pochi elementi disponibili, non possono avere carattere di certezza. Un punto fermo che viene assunto quale elemento di base è costituito dall'articolazione planimetrica perimetrale.