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IL POLITTICO DI SALANDRA
Simone da Firenze
L’ANNUNCIAZIONE Sec. XVI
Trittico di grande importanza e valore, l’Annunciazione era posta sull’altare della chiesa extra moenia dell’Annunziata in Salandra, e fino al 1975 se ne ignorava il grande valore.
Una volta scoperta l’importanza dell’opera, essa è stata restaurata e restituita ai salandresi, che attualmente la custodiscono nella chiesa del Convento di S. Antonio. La delicata postura della Vergine, la morbida torsione dei corpi, e l’eccezionale drappeggio delle vesti rendono quest’opera di massimo interesse, specie in considerazione della grande influenza raffaelliana sull’opera di Simone da Firenze, che qui operò nella seconda metà del Cinquecento.
Il polittico di Salandra
Il polittico di Salandra, rispetto agli altri polittici eseguiti dall'artista, si contraddistingue per una disposizione più libera delle forme, ovvero non a registri e moduli contigui a mò di retablo, ma con un’impaginazione che racchiude tavole di vario formato e dimensione: un’Annunciazione, entro un arco, che sviluppandosi in verticale occupa tutta la parte centrale del polittico, due Santi laterali a figura intera (San Pietro e San Giovanni Battista), anch’essi entro archi, sormontati da altri due Santi a mezzo busto (San Girolamo e San Paolo), contenuti entro tondi incastonati in riquadri incorniciati da semplicissime lesene e, infine, una cimasa composta da un semplice semicerchio, contenente l’Eterno, e una predella suddivisa in tre parti raffiguranti Cristo e i dodici Apostoli.
Documenti
di Rossella Villani - © Regione Basilicata
di Rossella Villani - © Regione Basilicata
Specifiche dell'opera
Oggetto
Dipinto centinato raffigurante l'Annunciazione
Epoca
Secolo XVI
Materiale
Tempera su tavola
Misure
Cm.336 x 261
Descrizione
Su un interno domestico di cui si intravede il letto sormontato da un grandioso baldacchino e una mensola su cui sono appoggiate delle anfore, campeggia la figura della Vergine (qa capo scoperto, con tunica d'oro e manto azzurro) inginocchiata sul suppedaneo di un leggìo. a sinistra, Angelo inginocchiato, a braccia conserte, con ricche vesti nei toni del bianco, del rosso, del verde. Fondo dorato con inserto di paesaggio roccioso.
Notizie storico critiche
La bellissima tavola, che per certe soluzioni ricorda il preziosismo della pittura dei "primitifs" mediterranei del '400, è la replica quasi letterale dell'Annunziata dello stesso Simone nella chiesa dell'Annunziata di Maratea.
Fonte: Soprintendenza per i beni storico-artistici di Matera